Copertina

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Uno sguardo insolito, realistico e poetico sulla scuola. Punti di vista, ricordi, interventi, di personaggi della cultura, dello spettacolo, della politica raccolti da una giornalista e scrittrice. Da Dacia Maraini a Roberto Vecchioni, da Paolo Crepet a Chiara Gamberale, da Margherita Hack a Cristina Comencini, da Domenico Starnone a Marco Lodoli: tutti svelano i loro sogni e, talvolta, i loro veleni.

martedì 29 gennaio 2008

Dalla parte giusta

FIRENZE- Cinema, musica, incontri “ravvicinati” con scrittori e registi di fama internazionale hanno intrattenuto ed emozionato, al Mandela Forum, ieri mattina, circa ottomila studenti, provenienti da tutta la Toscana per il meeting “Sterminio e Stermini. E’ successo, può succedere di nuovo”, in occasione della Giornata della Memoria, a sessantatrè anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz e sessant’anni dopo la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
“La memoria storica- ha detto nel suo saluto di apertura il presidente della Regione Toscana Claudio Martini- deve essere dentro il bagaglio di ogni giovane, e questo lo aiuterà a compiere con maggiore consapevolezza le proprie scelte”.
Una lezione davvero speciale per una platea piena di giovanissimi, che hanno ascoltato, con grande attenzione, testimoni d’eccezione, provenienti da tutto il mondo: Alice Tachdjian ha ricordato il genocidio armeno, Shozo Tanaka, la tragedia di Hiroshima, Esther Mujawayo, i massacri perpetrati in Ruanda.
Era presente anche Jona Oberski, il protagonista di “Jona che visse nella balena”, il film del ’93 diretto da Roberto Faenza e tratto dal romanzo autobiografico del protagonista stesso.
Storie “vere”, realmente accadute, che si sono poi mescolate con le voci e le immagini di spezzoni di film particolarmente significativi su questi temi dei registi presenti in sala: Roberto Faenza, Carlo Lizzani ed Ettore Scola. Ad emozionare e far riflettere i ragazzi anche il saluto in video del grande regista Steven Spielberg, espressamente rivolto alla Toscana e ai suoi giovani, e una coinvolgente intervista fatta ai fratelli Taviani che hanno parlato del loro film “La masseria delle allodole”.
A concludere la mattinata David Grossman, lo scrittore- romanziere israeliano, conosciuto e tradotto in tutto il mondo, che domenica 27 gennaio, ha ricevuto, alla presenza del rettore Augusto Marinelli e della preside della Facoltà di Lettere Franca Pecchioli, dall’Università degli Studi di Firenze, la laurea honoris causa “per le alte qualità artistiche e l’illuminato impegno civile”.
“E’ davvero impressionante- ha detto Grossman- vedere tanti ragazzi che ascoltano queste storie. Questo mi riempie di speranza. E’ necessario, però, stare sempre in guardia contro il male, nella vita di tutti i giorni, nel nostro rapporto con gli stranieri, con gli sconosciuti. Quando andate a casa fermatevi un po’ a riflettere e domandatevi: “Che cosa avrei fatto io se fossi vissuto in quel periodo?” “Che cosa avrei scelto: il male o l’umanità? Voglio credere che saprete sempre scegliere bene da che parte stare”.
Di Vincenza Fanizza
dal "Corriere di Firenze", del 29 Gennaio 2008