Copertina

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Uno sguardo insolito, realistico e poetico sulla scuola. Punti di vista, ricordi, interventi, di personaggi della cultura, dello spettacolo, della politica raccolti da una giornalista e scrittrice. Da Dacia Maraini a Roberto Vecchioni, da Paolo Crepet a Chiara Gamberale, da Margherita Hack a Cristina Comencini, da Domenico Starnone a Marco Lodoli: tutti svelano i loro sogni e, talvolta, i loro veleni.

venerdì 27 novembre 2009

I molteplici volti di Gianfranco Draghi


E’ vario, raffinato e molto suggestivo il mondo di Gianfranco Draghi: dipinti, sculture, tessuti, burattini e altro ancora disegnano “I volti della creatività”, nella imponente mostra antologica che il Comune di Fiesole, in occasione della Festa della Toscana, dedica al grande artista e che inaugura domenica 29 novembre, nella Sala Antiquarium Costantini, in via Portigiani, e nel Museo Archeologico, alle 17, alla presenza del Sindaco e degli assessori Maria Luisa Moretti e Paolo Becattini.

“Gianfranco Draghi - scrive nella prefazione del catalogo Stefano De Rosa- è pittore, inventore di forme spaziali per arazzi, disegnatore, fecondo scrittore con radicate vocazioni didattiche, poeta, psicoterapeuta”.

Infatti, l’artista, nel suo tempo, pare avere assorbito diverse vite. E’ stato docente, amico di scrittori, testimone di avvenimenti, sensibile alla politica nei suoi significati più nobili, lontano dalle meschinità e dalle ambizioni personali e dotato, al contrario, di una prospettiva animata dal sincero proposito di contribuire al bene collettivo con quello slancio morale che fu degli illuministi e degli azionisti. Ha percorso spesso sentieri non battuti dalla ricerca artistica contemporanea. Più che guardare all’arte come ad un brioso viaggio performativo, ha indagato sul modo in cui un’ opera viene letta, interpretata e fatta propria dal pubblico. Ha inoltre ripreso il rapporto con le tradizioni, dalle quali ha attinto stimoli ed insegnamenti.

Nella mostra, i burattini sono collocati in una sorta di dialogo con i ritratti probabilmente il genere pittorico nel quale l’estro di Draghi trova le sue espressioni maggiori. Nei ritratti, specialmente in quelli di donna, l’artista s’inoltra in un universo misterioso, carico di fascino e suscitatore di memorie.

“La sua arte, in tutte le sue manifestazioni, vive di slittamenti, di allusioni, di nostalgie - commenta sempre De Rosa - Si presenta come un organismo vivente, nel quale il tempo interrompe e riprende il proprio corso, senza soluzione di continuità.

L’omaggio che il Comune di Fiesole gli tributa, giunge quanto mai appropriato. Le sue opere si prestano senza difficoltà ad un confronto con l’antichità, ma non sfuggono ad un’osservazione che faccia leva sui loro equilibri formali o su alcuni dettagli tecnici che sfociano in mondi di elevato e raffinato artigianato”.

La mostra resterà aperta fino al 20 dicembre. Orario: 10-16; chiuso il martedì e il mercoledì.




Gianfranco Draghi è nato il 1 luglio del 1924 a Bologna dove ha vissuto fino ai primi anni dell'infanzia, in seguito ha fatto i suoi studi elementari e liceali a Milano. Essendo stato militante nel Partito d’Azione si è rifugiato in Svizzera nel settembre del 1943. Ha compiuto gli studi universitari a Firenze laureandosi con Garin con una tesi su Leon Battista Alberti pubblicata in parte sulla rivista "Studi urbinati" Carlo Bo, e nell'altra parte sulla rivista "Letteratura moderna" di Francesco Flora e che a breve sarà ristampata integralmente dalle Edizioni del Raccolto.

E' stato assistente di estetica di Gaetano Chiavacci presso la facoltà di Filosofia dell’Università di Firenze e collaboratore di Altiero Spinelli nel Movimento Federalista Europeo, alla fine degli anni quaranta, inizio cinquanta.

Nel 1958 è stato allievo dello psicoterapeuta junghiano Ernst Bernhard diventando a sua volta psicoterapeuta a Firenze e uno dei primi presidenti della neonata Associazione Italiana di Psicologia Analitica.

Negli anni settanta contemporaneamente al lavoro di psicanalisi, incentrato soprattutto sui sogni, si dedica intensamente all'arte in tutte le sue forme: scrittura, pittura, scultura e teatro-musicale.

Ora vive a Fiesole da sei anni, segue le sue varie passioni artistiche, coltiva le sue amicizie, e tra le altre cose si dedica alla scrittura di una sua autobiografia non tralasciando la sempre amata poesia. Infatti è di pochi mesi fa l'uscita del libro di poesie "L'allocco e altre cose familiari" edizioni Ponte del Sale di Rovigo che verrà presentato a Fiesole il 5 dicembre, sempre in occasione della Festa della Toscana.