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domenica 10 febbraio 2008
Atlanti Futuri. Visioni sugli scenari a venire
FIRENZE- Come sarà il mondo tra qualche anno? Lo possiamo immaginare guardando, al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, in Piazza Strozzi, dal 7 al 29 febbraio 2008, “Atlanti futuri. Visioni sugli scenari a venire”, l’interessante rassegna di videoproiezioni, ideata e curata da Silvia Lucchesi, realizzata in collaborazione con il Festival dei Popoli- Istituto Italiano per il Film di Documentazione Sociale Onlus, e con la neonata associazione culturale “Lo schermo dell’arte”.
La presentazione dell’iniziativa, ieri mattina, presso il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, con gli interventi di Silvano Gori, Assessore per le Attività Produttive, di James M. Bradburne, Direttore generale Fondazione Palazzo Strozzi, di Giorgio Bonsanti, Presidente del Festival dei Popoli e di Silvia Lucchesi, curatrice della rassegna.
“Il progetto ‘Atlanti Futuri”- ha sottolineato James M. Bradburne- è il primo di una serie di collaborazioni per sfruttare le potenzialità della Strozzina, come piattaforma per coinvolgere alcune delle voci più importanti dello scenario contemporaneo di Firenze. Il Centro di Cultura contemporanea Strozzina è molto di più di uno spazio espositivo, è un centro per la discussione, il dibattito e la riflessione sulle realtà contemporanee e talvolta apparentemente contraddittoria in cui viviamo”.
Video e documentari, dunque, di artisti internazionali, ci racconteranno, in questa rassegna, con immagini in movimento i temi chiave dello sviluppo della società e del nostro mondo, proiettando l’oggi verso scenari e forme prossimi a venire. Una proposta originale che si avvale del film documentario e del video d’artista, due linguaggi apparentemente distanti ma esemplari di quelle pratiche di confine tra il cinema e l’arte che, con un’intensità che non accenna a diminuire, sono andate caratterizzando sempre più la produzione artistica contemporanea.
Dal Messico all’India, dagli Stati Uniti alla Nigeria, da Israele alla Cina, dall’Italia al Congo alla Russia: sono trenta le opere internazionali, presentate in edizione originale con sottotitoli in italiano, che indagano il mondo futuro, raccontano storie e utopie, propongono ipotesi attraverso sguardi sul reale nel caso di documentari, e sguardi visionari che utilizzano la realtà virtuale, la deformazione dell’immagine, l’animazione.
Il programma, strutturato in sezioni tematiche, si inaugura giovedì 7 febbraio, alle 17, 45, con la giornata dedicata al tema dell’immigrazione. In questa occasione gli Stalker-Osservatorio Nomade presentano, in prima visione italiana, il loro ultimo laboratorio sul territorio urbano, un’indagine sulle condizioni di vita della comunità Rom stanziatasi lungo gli argini del Tevere. Il progetto è stato realizzato con gli studenti del corso di “Arte civica” della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre, tenuto da Francesco Careri. A seguire, i video “Border” dell’artista belga Hans Op de Beeck: una radiografia di un camion di grandi dimensioni mostra, nascosto tra la merce da trasporto, un gruppo di rifugiati clandestini; “De-Lete” dell’artista greca Jenny Marketou, girato a Tijana, introducono il documentario di Chantal Akerman “De l’autre côté” dedicato alle storie di immigrazione della frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Continueranno, poi, alla Strozzina, ogni giovedì e venerdì, dalle 17, 45 alle 20, le altre proiezioni in cui gli artisti affrontano, nei video e nei documentari, importanti temi: il tempo, la globalizzazione, la città, l’ambiente.
Di Vincenza Fanizza
Da “Il Corriere di Firenze” del 7 febbraio 2008
La presentazione dell’iniziativa, ieri mattina, presso il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, con gli interventi di Silvano Gori, Assessore per le Attività Produttive, di James M. Bradburne, Direttore generale Fondazione Palazzo Strozzi, di Giorgio Bonsanti, Presidente del Festival dei Popoli e di Silvia Lucchesi, curatrice della rassegna.
“Il progetto ‘Atlanti Futuri”- ha sottolineato James M. Bradburne- è il primo di una serie di collaborazioni per sfruttare le potenzialità della Strozzina, come piattaforma per coinvolgere alcune delle voci più importanti dello scenario contemporaneo di Firenze. Il Centro di Cultura contemporanea Strozzina è molto di più di uno spazio espositivo, è un centro per la discussione, il dibattito e la riflessione sulle realtà contemporanee e talvolta apparentemente contraddittoria in cui viviamo”.
Video e documentari, dunque, di artisti internazionali, ci racconteranno, in questa rassegna, con immagini in movimento i temi chiave dello sviluppo della società e del nostro mondo, proiettando l’oggi verso scenari e forme prossimi a venire. Una proposta originale che si avvale del film documentario e del video d’artista, due linguaggi apparentemente distanti ma esemplari di quelle pratiche di confine tra il cinema e l’arte che, con un’intensità che non accenna a diminuire, sono andate caratterizzando sempre più la produzione artistica contemporanea.
Dal Messico all’India, dagli Stati Uniti alla Nigeria, da Israele alla Cina, dall’Italia al Congo alla Russia: sono trenta le opere internazionali, presentate in edizione originale con sottotitoli in italiano, che indagano il mondo futuro, raccontano storie e utopie, propongono ipotesi attraverso sguardi sul reale nel caso di documentari, e sguardi visionari che utilizzano la realtà virtuale, la deformazione dell’immagine, l’animazione.
Il programma, strutturato in sezioni tematiche, si inaugura giovedì 7 febbraio, alle 17, 45, con la giornata dedicata al tema dell’immigrazione. In questa occasione gli Stalker-Osservatorio Nomade presentano, in prima visione italiana, il loro ultimo laboratorio sul territorio urbano, un’indagine sulle condizioni di vita della comunità Rom stanziatasi lungo gli argini del Tevere. Il progetto è stato realizzato con gli studenti del corso di “Arte civica” della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre, tenuto da Francesco Careri. A seguire, i video “Border” dell’artista belga Hans Op de Beeck: una radiografia di un camion di grandi dimensioni mostra, nascosto tra la merce da trasporto, un gruppo di rifugiati clandestini; “De-Lete” dell’artista greca Jenny Marketou, girato a Tijana, introducono il documentario di Chantal Akerman “De l’autre côté” dedicato alle storie di immigrazione della frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Continueranno, poi, alla Strozzina, ogni giovedì e venerdì, dalle 17, 45 alle 20, le altre proiezioni in cui gli artisti affrontano, nei video e nei documentari, importanti temi: il tempo, la globalizzazione, la città, l’ambiente.
Di Vincenza Fanizza
Da “Il Corriere di Firenze” del 7 febbraio 2008
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