Copertina

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Uno sguardo insolito, realistico e poetico sulla scuola. Punti di vista, ricordi, interventi, di personaggi della cultura, dello spettacolo, della politica raccolti da una giornalista e scrittrice. Da Dacia Maraini a Roberto Vecchioni, da Paolo Crepet a Chiara Gamberale, da Margherita Hack a Cristina Comencini, da Domenico Starnone a Marco Lodoli: tutti svelano i loro sogni e, talvolta, i loro veleni.

venerdì 21 novembre 2008

L'Arno e la Toscana


FIRENZE- Un viaggio indietro nel tempo e una atmosfera ricca di suggestioni nella mostra “L’Arno e la Toscana, 1700-1900- Tre secoli di vita sul fiume”, ideata e organizzata dalla Banca Cr Firenze ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che si è aperta giovedì scorso, 18 novembre, nella Sala delle Colonne, in via Bufalini, 6, e sarà visitabile fino al 20 gennaio, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 16, 45.
Torna, come ogni anno, per l’ormai consueto appuntamento prima di Natale, l’esposizione, aperta a tutti, gratuita, questa volta, con un protagonista d’eccezione: l’Arno, che così tanto ha influenzato il territorio su cui scorre.
Si tratta di un ideale percorso del fiume ricostruito attraverso dipinti, disegni e incisioni. Dai preziosi capolavori del Settecento dedicati alle vedute di Firenze, fino alle opere dei protagonisti del movimento macchiaiolo, si vede come l’Arno abbia intrecciato la propria esistenza alla vita artistica, storica e culturale del suo territorio. Nell’Ottocento, poi, la tematica di vita e lavoro sull’Arno diventa la protagonista di molte opere di importanti artisti dell’epoca.
Da Vanvitelli a Jacques Callot, da Thomas Patch a Giuseppe Zocchi, da Angiolo Tommasi a Egisto Ferroni, ( solo per citarne alcuni), sono tutte di grande fascino le opere esposte, alcune di proprietà di Banca Cr Firenze e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, altre provenienti da collezioni private.
La mostra, seguendo lo scorrere del fiume, evoca una Firenze in perfetta armonia con la natura, in cui l’Arno è animato da una intensa vita, fatta di traffici e spostamenti di persone e animali, di fatiche quotidiane di chi si guadagna da vivere sulle sue rive, ma è anche visto come luogo di svago e socializzazione.
Particolarmente interessante e significativa ci appare, tra le tante, l’immagine della celebre stampa dello Zocchi, che illustra l’Arno nei pressi della Pescaia di San Niccolò dove il fiume è visto appunto non solo come punto di contatto e sviluppo di attività ma anche come occasione e luogo di convivialità.

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