Un Festival che, nato in sordina nel 2001, ha conquistato, negli anni, riconoscimenti significativi, come quello che l’agenzia dell’O.N.U. International Labour Office- I.L.O. consegnerà stamani al direttore artistico Stefano Angiolini perché molti film, realizzati dagli studenti, hanno affrontato temi di valore sociale o hanno parlato del lavoro minorile. Infatti, dalla rivalutazione dell’identità fiorentina, dalle specificità storicamente acquisite dalle antiche comunità toscane, negli anni, Firenze Festival è poi arrivato alla trattazione di temi di alto spessore, quali il ruolo dei ragazzi nella società, l’integrazione razziale, il rapporto con i compagni diversamente abili, le conseguenze della globalizzazione, la necessità di salvare la natura, la presa di coscienza che esistono bambini senza scuola e sicurezza, senza gioco e sogni per un futuro migliore.
Inoltre la Società Poste Italiane, riconoscendo l’alto contenuto didattico e culturale, ha dedicato, quest’anno, a Firenze Festival, una cartolina filatelica e un annullo filatelico. Dalla platea del Teatro Verdi “partiranno”, dunque, stamani, circa 1000 cartoline filateliche indirizzate al Presidente della Repubblica Italiana e firmate personalmente dai bambini con questo messaggio-appello a Giorgio Napolitano: “Caro Presidente, chiediamo il Suo aiuto perché la vita di tutti i bambini del mondo sia a colori. Grazie”.
Una cartolina, disegnata dagli alunni della scuola primaria di Laterina (Arezzo), scelta tra i migliori disegni del concorso, “Disegna la cartolina filatelica”, indetto appunto da Poste Italiane.
“Siamo orgogliosi di favorire con questo Festival, dedicato e rivolto ai bambini- ha sottolineato Edoardo Speranza, presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze- la promozione della qualità della vita e dello sviluppo civile ed economicamente sostenibile”.
Tra i film della rassegna anche una libera interpretazione cinematografica della fiaba di Gianni Rodari “Uno e sette”. E’ il lavoro della classe V della Scuola Primaria di Castellina in Chianti (Siena) che si intitola “Lo stesso bambino”.
Da “Il Corriere di Firenze”di mercoledì 28 maggio 2008
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