Copertina

Copertina
Uno sguardo insolito, realistico e poetico sulla scuola. Punti di vista, ricordi, interventi, di personaggi della cultura, dello spettacolo, della politica raccolti da una giornalista e scrittrice. Da Dacia Maraini a Roberto Vecchioni, da Paolo Crepet a Chiara Gamberale, da Margherita Hack a Cristina Comencini, da Domenico Starnone a Marco Lodoli: tutti svelano i loro sogni e, talvolta, i loro veleni.

lunedì 15 dicembre 2008

Verba volant, rivolta manet


FIRENZE- I medici in formazione specialistica dell’Università degli Studi di Firenze dalle ore 8 di oggi fino alle ore 8 di domani si asterranno dall’attività assistenziale e stamani si recheranno a Roma, insieme agli specializzandi di tante altre città italiane, per una manifestazione nazionale e un sit-in davanti al Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali.
E’ ormai una forte mobilitazione che va avanti già da parecchi mesi, in tutta Italia.
Il motivo riguarda i rapporti di questa categoria con l’Inps.
“Gli specializzandi- spiega Tommaso Buccioni, specializzando di Medicina Interna- se da una parte sono ancora studenti universitari che frequentano le diverse scuole di specializzazione e devono studiare e sostenere esami per passare all’anno successivo, dall’altra vengono considerati anche come lavoratori perché hanno un contratto di formazione. Pertanto devono pagare una aliquota contributiva all’Inps, una quota ridotta, il 17% perché sono già obbligati per legge a versare i contributi previdenziali all’Enpam (Cassa di previdenza di categoria). Invece una recente circolare dell’Inps ha deciso che gli specializzandi devono pagare all’Inps l’aliquota previdenziale in misura piena, il 24,7%. Sempre in questa circolare l’Inps ha chiesto alle università di recuperare la differenza contributiva relativa agli emolumenti emessi sin dal novembre 2006 e ha indicato in tre mesi il termine di scadenza oltre il quale verrebbero applicate anche pesanti sanzioni. Questo equivale a migliaia di euro che ogni singolo specializzando, entro il 31 dicembre, dovrà restituire alle università in modalità non ancora precisate. Si tratta di un vero e proprio furto. Inoltre vorrei sottolineare come l'Inps non corrisponda ai medici specializzandi ne' gravidanza, ne' malattia, incassando pertanto in modo illegittimo i contributi ad essi destinati”.
Inoltre una gran parte dei medici specializzandi o neospecialisti non riavrà neanche una parte di quanto versato sottoforma di trattamento pensionistico, dal momento che la possibilità di ricongiungimento del periodo contributivo sarà possibile solo per chi avrà raggiunto almeno 3 anni di contribuzione presso la Gestione Separata.
Intanto Federspecializzandi ha denunciato l'accaduto e auspica una sollecita presa di posizione da parte dei Ministeri competenti e della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici. Chiede inoltre un nuovo intervento dell’Enpam affinché ribadisca il fatto che il versamento della quota A costituisce una forma di previdenza obbligatoria che dà diritto ad un vitalizio. Inoltre Federspecializzandi annuncia sin d’ora che non permetterà che si porti a compimento “tale scippo”, riservandosi di agire ad ogni livello e, se necessario, anche in sede giudiziaria.

Nessun commento: