Copertina
giovedì 12 marzo 2009
La cavallina razzista
Qualche tempo fa avevo una cavallina maremmana, un paio di anni di età, che secondo me era razzista. Se vedeva un cavallo di razza maremmana stava lì bella tranquilla, se vedeva un cavallo di altra razza cominciava a scalpitare e a scalciare, diventava cattiva. In particolare non sopportava i cavalli di razza inglese. Col tempo riuscimmo però, senza minacce o altro, a farle capire che gli altri cavalli erano tutti uguali, ci sono quelli buoni e quelli non buoni dovunque. Mio padre comprò un cavallo spagnolo con il quale alla fine la cavallina si accoppiò.
Vorrei sapere se ai nostri ragazzi, a tutti i nostri ragazzi, qualcuno ha mai parlato, piano piano e giorno per giorno, del problema razziale e soprattutto del fatto che gli esseri umani, anche gli altri, sono tutti uguali, sono buoni, cattivi e così così. Io credo che a molti ragazzi questo fatto elementare non sia mai stato detto, né dalla scuola né dalle famiglie. Certo, se questo fosse avvenuto, i giornalisti, i politici e la Lega avrebbero meno lavoro. Però si vivrebbe meglio. Se si possono addestrare i cavalli, si potranno educare anche le persone.
Ermanno Detti - Dalla rubrica ‘Mercurio’ della rivista mensile ‘Articolo 33’ di Edizioni Conoscenza
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento