Copertina

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Uno sguardo insolito, realistico e poetico sulla scuola. Punti di vista, ricordi, interventi, di personaggi della cultura, dello spettacolo, della politica raccolti da una giornalista e scrittrice. Da Dacia Maraini a Roberto Vecchioni, da Paolo Crepet a Chiara Gamberale, da Margherita Hack a Cristina Comencini, da Domenico Starnone a Marco Lodoli: tutti svelano i loro sogni e, talvolta, i loro veleni.

venerdì 19 gennaio 2007

Da " Per chi suona la campanella"

Questo libro è nato un pomeriggio a cinema, tra la neve e la poesia del film "Essere e avere" di Nicolas Philibert. Quel giorno mi ha particolarmente affascinato la figura del protagonista, il maestro carismatico, ma è stato soprattutto il rapporto, così "speciale", che aveva con i suoi studenti, a suscitare il mio interesse.

Ho iniziato a farmi delle domande e per trovare le risposte ho letto libri e ho parlato con tanti.

Non voglio, però, rivelarvi il contenuto del libro perchè mi piace l'idea che sia il lettore a scoprirlo. Mi limiterò, perciò, a una semplice considerazione: un mondo per essere veramente conosciuto deve essere osservato e analizzato da tanti punti di vista.

Ecco, dunque, in questa antologia che vorrei si leggesse come un romanzo, un coro di voci. Ho ascoltato i sogni degli adolescenti, le riflessioni degli insegnanti, i consigli degli esperti, i racconti degli scrittori. Ho viaggiato nel tempo per ritrovare la scuola di ieri, ho osservato quella di oggi e immaginato la scuola del futuro. Ho intervistato personaggi famosi, che non fanno parte degli "addetti ai lavori", perchè mi è sembrato interessante scoprire se nelle loro passioni c'era in qualche modo anche l'influenza della scuola. Ho raccolto anche la voce dei registi, di chi la scuola la vede come un film. Che cosa è dunque questo libro? E' un paziente, imprevedibile puzzle, realistico e poetico, a tratti surreale. E' un caleidoscopio di immagini per fermare l'incanto degli anni trascorsi tra i banchi, è un mix di linguaggi diversi per svelare un mondo assai noto ma spesso anche poco conosciuto.

Mi piace immaginare e sperare che questo mio lavoro, ora che è concluso, possa anche servire a tanti: a chi la scuola non l'ha mai capita o a chi l'ha troppo amata, a chi la ricorda con nostalgia e a chi l'ha dimenticata ma soprattutto a chi vuole farne parte, appunto "Per chi suona la campanella".

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