Quando i bambini diventano registi
Vincenza Fanizza
FIRENZE- I bambini di una scuola elementare, di fronte alle cose belle del proprio territorio, si lamentano del fatto che gli adulti non si soffermano a vederle. Allora, usando la loro fantasia e il loro estro, realizzano un accorgimento particolare che invoglia gli adulti a recarsi ad ammirarle. Un nuovo “Punto di vista” per guardare il mondo e la nostra vita? E’ quello che ci presenterà, venerdì 1 giugno, al Teatro Verdi, uno dei tanti film, realizzati dagli studenti toscani che hanno partecipato quest’anno a “Firenze Festival”, la rassegna cinematografica, promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dall’Isi Produzioni , che insegna ai bambini e agli adolescenti ad esprimersi attraverso il linguaggio delle immagini e dei suoni.
Il progetto, ormai giunto alla settima edizione, ha visto, negli anni, crescere sia il numero dei partecipanti che il livello dei temi trattati.
Infatti, al Teatro Verdi, venerdì prossimo, l’agenzia dell’Onu International Labour Office- Ilo- consegnerà un riconoscimento a Firenze Festival per l’alto valore sociale della rassegna cinematografica rivolta agli studenti toscani.
Saranno consegnati, in questa occasione, dopo la proiezione delle opere in concorso, anche i Delfini d’oro e le Targhe d’argento ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado che hanno realizzato i film vincitori.
Firenze Festival è un lungo appuntamento che comincia a novembre e finisce a fine maggio. “C’è bisogno di insegnare ai ragazzi che vogliono comunicare con il linguaggio degli audiovisivi – spiega il direttore artistico Stefano Angiolini- come deve essere utilizzata la telecamera, i microfoni e gli altri strumenti tecnici, ma prima ancora è necessario spiegare come nasce l’idea di un film, come si trasforma un racconto scritto in una sceneggiatura, quali sono i compiti e le responsabilità del regista, dello sceneggiatore, del direttore della fotografia e di tutte le altre figure che sono indispensabili per il risultato finale. A questo punto ogni partecipante sceglie il proprio ruolo, sempre con l’aiuto degli insegnanti di riferimento, nell’ambito di un gruppo di lavoro. E i ragazzi imparano che nel cinema i migliori risultati si ottengono lavorando insieme”.
Da “Il Corriere di Firenze”, giovedì 31 maggio 2007
La fantasia sfrenata diventa film
FIRENZE- Una grande Festa, venerdì 1 giugno, al Teatro Verdi, in via Ghibellina, 99, per tutta la giornata, a partire dalle 9,30, per Firenze Festival, la Rassegna Cinematografica, che anche quest’anno, si conclude con la proiezione delle opere finaliste e la premiazione dei vincitori.
Un fiore vero, Giocattoli, Il vincitore, Nati domani, Oggi come ieri, Ritorno al futuro, Punto di vista, Questo cuore è tuo? Titoli suggestivi e contenuti impegnati per questa settima edizione di Firenze Festival che affida la macchina da presa ai piccoli registi in classe.
Si va dai bambini che decidono di costituire una squadra speciale per salvare il pianeta Terra, al “vincitore” solo nel mondo virtuale, dal confronto tra il mondo della comunicazione dei giovani di ieri e quello dei giovani di oggi, alla presa di coscienza che per vivere nelle città di oggi “Ci vuole un fisico bestiale”, dall’esortazione a non sprecare un bene prezioso come l’acqua, al tema dell’educazione stradale.
Alcuni dei film di quest’anno si inseriscono anche nel progetto Scream promosso dalla Ilo-Agenzia Onu- e trattano del terribile tema dei bambini soldato, raccontano che i bambini, prima di nascere, vivono tutti insieme in un luogo particolare e, in attesa dell’evento, si interrogano su come sarà il mondo che abiteranno; esortano a prendere coscienza del problema del lavoro minorile.
Ci sono, quest’anno, per la prima volta, anche i bambini di una scuola materna che esprimono la loro solidarietà a tutti i coetanei a cui è negato perfino un giocattolo e lo fanno costruendo un film dove loro stessi interpretano giocattoli che prendono vita.
Inoltre, durante il Festival, sarà rappresentato lo spettacolo teatrale “Pinocchio” in dialetto napoletano, messo in scena dai ragazzi del Laboratorio teatrale “Teatrando” di Secondigliano (Napoli) con la regia di Carlo Valastro.
Da “Il Corriere di Firenze”, giovedì 31 maggio 2007