Copertina

Copertina
Uno sguardo insolito, realistico e poetico sulla scuola. Punti di vista, ricordi, interventi, di personaggi della cultura, dello spettacolo, della politica raccolti da una giornalista e scrittrice. Da Dacia Maraini a Roberto Vecchioni, da Paolo Crepet a Chiara Gamberale, da Margherita Hack a Cristina Comencini, da Domenico Starnone a Marco Lodoli: tutti svelano i loro sogni e, talvolta, i loro veleni.

lunedì 19 novembre 2007

Giornata Mondiale degli Studenti

FIRENZE- “La conoscenza non è un codice a barre”.
E’ piena di ribellione e ricca di senso critico e di affascinanti ideali la manifestazione di protesta degli studenti medi e universitari che, ieri mattina, 17 novembre, sono scesi in piazza nella nostra città, come in tante altre città italiane e in tutto il mondo, per la “Giornata Mondiale degli Studenti”, un appuntamento ormai annuale, lanciato al Social Forum Mondiale di Bombay del 2004 dalle delegazioni studentesche di tutto il mondo.
La manifestazione fiorentina, organizzata da numerose sigle ( “Unione degli Studenti”, “Studenti di Sinistra”, “Sinistra Universitaria”, “Rete dei Collettivi Medi”, “Giovani Comunisti”, FGCI, SD), partita alle 9 da Piazza Indipendenza, dopo aver attraversato alcune vie del centro storico, si è conclusa a Piazza SS. Annunziata con una assemblea pubblica.
“Ci raccontano continuamente che la conoscenza è un prodotto come gli altri- spiega un manifestante- che può essere imprigionato dietro un codice a barre, venduto, comprato, ma non diffuso liberamente. Ci vogliono inquadrati, obbedienti, flessibili di fronte alle rigide regole del mercato. Vogliono abituarci a credere che la competizione sia l’unico tipo di relazione possibile tra di noi, che la lotta ‘tutti contro tutti’ sia il giusto modo di vivere nella giungla della precarietà”.
“Sogniamo una scuola decisa da chi ci vive- dichiara Valentina dei “Giovani del Socialismo Rivoluzionario”- aperta al mondo, solidale per imparare a lottare insieme contro le prepotenze, libera perché a scuola passiamo una buona parte della nostra giornata e vogliamo vestirci, incontrarci, comunicare, esprimerci come vogliamo”.
“Crediamo in un’università pubblica- afferma Francesco Epifani degli “Studenti di Sinistra”- in cui la programmazione didattica venga decisa soltanto in base alle esigenze formative degli studenti e la ricerca sia svincolata da qualunque ingerenza esterna”.
“La scuola pubblica italiana sta vivendo delle grosse difficoltà- sottolinea Bernardo Croci, coordinatore FGCI Toscana- Valori quali libertà, antifascismo, laicità, rispetto delle differenze e antirazzismo non trovano più la dovuta centralità nei processi formativi. Le risorse, poi, diminuiscono sempre”.
“Alla carenza strutturale di investimenti- precisa Giacomo, studente universitario di Scienze Politiche, dei Giovani Comunisti- si aggiungono le innumerevoli difficoltà ‘di accesso’ ( alla casa, ai trasporti, alla cultura) che caratterizzano il percorso di ogni studente. Tutto ciò trasforma la scuola e le università in palestre di addestramento a un futuro fatto di precarietà e subordinazione in una società classista”.
Arriva, poi, una difesa accalorata del Ministro Fioroni da Corinna Pugi, una studentessa del Liceo scientifico Rodolico e responsabile degli Studenti Medi della Sinistra Giovanile: “Molti contestano le sue riforme, io invece, come tanti altri studenti, mi rendo conto che da parte di Fioroni c’è un grande impegno per restituire dignità e serietà alla scuola”.

Di Vincenza Fanizza

Da “Il Corriere di Firenze”, domenica 18 novembre 2007

Nessun commento: